Coronavirus, a Borgolavezzaro positivi record: 60 su 2000 abitanti

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Sessanta positivi al Coronavirus su 2000 abitanti. È questo, assieme a quello di Dormelletto, il dato più eclatante contagi da Covid-19 in Provincia di Novara e a farlo segnare è Borgolavezzaro colpito dall’elevato numero di malati individuati all’ Opera Pia Corbetta, la casa di riposo del paese.

Secondo quello che è stato possibile ricostruire incrociando gli scarni dati che emergono dalla mappa comune per comune del Piemonte e quelli più precisi che arrivano dalla direzione della struttura, si apprende che la stragrande maggioranza dei 60 malati è proprio alla casa Corbetta: 45 positivi su un totale di 86 posti letto.

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«I numeri – ci dice la presidente dell’Opera Pia, Giovanna Saini – li abbiamo appresi questa mattina grazie a verifiche eseguite direttamente da parte nostra che hanno fatto seguito ad una generica segnalazione che i casi del paese erano saliti moltissimo. Fino a ieri eravamo fermi a 19 casi accertati. Il numero di 45 è arrivato a conclusione delle analisi dei tamponi che ancora attendevano un esito».

Che ci fosse qualche cosa di preoccupante nella casa, spiega la presidente, era comunque apparso chiaro fin dai giorni scorsi «sapevamo che una persona deceduta in ospedale e ospite da noi – ci dice ancora Giovanna Saini – era risultata positiva al Covid-19. Ci sono poi stati diversi malati sospetti. Per questo anche se in strutture come la nostra con persone debilitate e con una elevata età media è frequente avere persone con febbre e malattie polmonari ci ha spinto a sollecitare un intervento da parte delle autorità competenti per la verifica della situazione. Sfortunatamente le procedure instaurate inizialmente per il rilevamento dei positivi e poi l’aggravio del carico di lavoro su scala provinciale hanno ritardato i tamponi che sono giunti solo qualche giorno fa. Ad oggi non sappiamo però quanti dei defunti delle ultime due settimane, una dozzina, sono stati debilitati e poi uccisi dal virus e quanti sono morti per altre cause. Posso però dire che si tratta di un numero superiore alla norma».

Ma quando è arrivata la malattia alla casa Corbetta? «Non possiamo dirlo con certezza – spiega la presidente – posso però sottolineare che dall’8 marzo da noi non entra più nessuno che non sia un sanitario o un dipendente. Molti parenti dei nostri ospiti per altro hanno fermato le visite anche da ben prima. Potrebbe essere arrivato dopo l’instaurazione delle procedure di sicurezza portato da qualche sanitario inconsapevolmente contagiato ed asintomatico.  Del resto noi qui siamo prossimi a comuni come Robbio, Mortara, Gravellona Lomellina e Cilavegna, dove c’è una significativa incidenza del virus». 

Da alcuni giorni, da quando è apparso chiaro che c’era un grave problema di infezioni da Covid-19,  alla casa di riposo è stato fatto ogni passo necessario per la messa in sicurezza. «È stata fatta una prima sanificazione già qualche giorno fa – ci dice Giovanna Saini – e una seconda sarà fatta a breve. Da alcuni giorni le persone che erano sospette di essere positive sono state isolate. Ora abbiamo creato due aree dedicate a chi è malato, così da evitare ogni contatto»

Ad essere preoccupata non è solo la dirigenza della Casa ma anche il Comune. Del resto anche al netto delle persone contagiate nella struttura, dando per buono il numero di 60 contagiati fornito dalla Regione, a Borgolavezzaro ci sono altre 16 persone con Coronavirus, un numero largamente superiore a quello di tutti gli altri paesi della Bassa. Vespolate, per esempio, stesso numero di abitanti, ha solo 5 malati; Tornaco (950 abitanti) ne ha  4, Garbagna (1500 abitanti contro i 2000 di Borgolavezzaro) ne ha 9 e Cerano che ha quasi settemila abitanti, grande due volte e mezza Borgolavezzaro, ha solo 19 casi di Coronavirus.

«La situazione alla casa Corbetta – ci spiega il sindaco Renato Paoan – è ovviamente la più problematica, ma anche quel che succede nel resto del paese non ci lascia ovviamente tranquilli. Nei prossimi giorni non escludiamo di veder ancora crescere il numero dei positivi; sappiamo che sono previsti tamponi ad altri nostri concittadini, alcuni dei quali lavorano proprio alla casa di riposo. Fortunatamente, anche se non mancano alcuni casi più preoccupanti con persone ricoverate in ospedale e qualcuna anche sottoposta a ventilazione forzata, per ora la maggior parte delle situazioni sono di ridotta gravità».