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Addio a don Narciso Lain, oltre 60 anni a servizio della Chiesa

Un servizio sacerdotale lungo oltre sessant’anni, trascorso al servizio di moltissime comunità parrocchiali – da Novara all’Ossola e alla Valsesia – per arrivare a fermarsi in quella, del tutto particolare, dell’ospedale Maggiore di Novara dove era diventato cappellano nel dicembre del 1997. E’ la storia di don Narciso Lain, morto questa mattina a 90 anni alla Pia casa Divina provvidenza di Novara, dove era ospite da inizio anno, a causa del peggiorare delle sue condizioni di salute.

Don Narciso è nato a Varese il 23 luglio 1929 ed è stato ordinato prete a Novara da Mons. Gilla Vincenzo Gremigni il 29 giugno 1957.

«Particolarmente legato al movimento del “Cursillo”, don Narciso viene così ricordato oggi dagli amici cursillisti: “Da quando ha fatto l’esperienza dei tre giorni, ha speso la vita per il nostro Movimento. Sempre presente all’Ultreya del giovedì per regalarci preziose “chicche” di riflessioni. È stato per tutti noi un luminoso esempio di vita vissuta in pienezza», scrive il vicario episcopale per il clero e la vita consacrata don Gianluigi Cerutti, in una nota di cordoglio diffusa poco fa, nella quale ripercorre i suoi numerosi incarichi. «Don Narciso ha iniziato il ministero sacerdotale prestando servizio all’oratorio della parrocchia della Sacra Famiglia (Villaggio Dalmazia) in Novara, dal luglio 1957 al settembre di quello stesso anno – scrive ancora don Cerutti -. Dall’ottobre 1957 al dicembre 1961, è stato vicario parrocchiale a S. Giuseppe in Novara. Ha poi lasciato la città di Novara, trasferito a Varzo dove è stato vicario parrocchiale dal dicembre 1961 all’agosto 1963 quando, nello stesso mese, è diventato vicario parrocchiale di Pernate fino all’agosto 1965.  Con un ulteriore trasferimento, don Narcisio è poi diventato parroco in Valsesia, a Camasco e Morondo, dove è rimasto dall’agosto 1965 al marzo 1973. Successivamente è stato parroco di Alzate di Momo, fino al febbraio 1978. Ha poi intrapreso una nuova esperienza andando a collaborare al santuario di Boca, dal febbraio 1978 al marzo 1982.  Dall’aprile dello stesso anno, è tornato in Valsesia, come vicario parrocchiale di Varallo, dove è stato sino al luglio 1988. Diventando amministratore parrocchiale di Cuzzego, Cardezza e Prata, dal luglio 1988 all’ottobre 1988, ha vissuto un altro periodo in Ossola. Arrivato ad Arona nel novembre 1988, è stato cappellano al monastero della Visitazione fino al 28 settembre 1990.  Dal 28 ottobre 1990 al 30 novembre 1997 ha svolto il ministero di parroco nella comunità di Mezzomerico. Dal 1 gennaio 1994 al 1 settembre 1996 è stato amministratore parrocchiale di Bedisco e Fornaci».

Ultimo suo impegno all’ospedale di Novara.  «Il suo motto è sempre stato “servire la Chiesa e non servirsi della Chiesa”. Ma c’è soprattutto un don Narcisio uomo, con un grande rispetto verso gli altri: non l’ho mai sentito criticare nessuno, fedele al monito evangelico “Non giudicate”», aveva ricordato  il parroco don Michele Valsesia, in occasione del sessantesimo di ordinazione di don Narciso.

La salma di don Narciso sarà accolta per l’ultima benedizione al cimitero di Alzate di Momo dove ci sarà la tumulazione nella tomba dei parroci, nello stesso cimitero dove riposa anche sua madre.

«Una testimonianza – conclude don Cerutti – che risulta ancor più luminosa proprio in questo tempo di pandemia, nell’emergenza che anche il “suo” ospedale sta affrontando con professionalità e grande impegno da parte di medici, infermieri, volontari».

 

 

  

 

 

Andrea Gilardoni: