Con lo stop alle Messe a Sant’Agabio letture e riflessioni viaggiano via email

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«Carissime e carissimi, vi devo dire che noi sacerdoti di S. Agabio siamo molto amareggiati di non potervi incontrare e celebrare insieme a voi il giorno del Signore. Spero non vi dispiaccia se allora ogni tanto vi invierò qualche pensiero, cominciando dalle letture di ogni domenica». Inizia così un’email con cui don Carlo Bonasio, parroco di S. Agabio, con gli altri due sacerdoti attivi in parrocchia, don Andrea Vigliarolo e don Massimo Sozzi, scrive a oltre un centinaio di persone che, a vario modo, collaborano con la parrocchia. Un modo per stare vicini alla propria comunità anche in tempo di restrizioni da Coronavirus.

Nell’email di domenica 8 marzo, con cui don Bonasio ha iniziato questo ampio dialogo con i parrocchiani, sono state inviate le letture. «Questa volta – continua – vi invio anche un articolo di Enzo Bianchi che questa mattina ho letto su Repubblica e se, avete  tempo e la cosa può interessarvi, vi invio anche l’omelia che avrei fatto se avessi potuto celebrare». Obiettivo dell’email, restare in contatto. «Soprattutto – scrive don Bonasio – rimaniamo in contatto con la preghiera vicendevole, magari attraverso una breve visita personale in Chiesa. In fondo alla Chiesa potete comunque sempre trovare le schede con le letture». A ricevere l’email chi fa parte della Caritas, chi collabora al Consiglio Affari Economici della Parrocchia (Caep), chi fa parte del gruppo liturgico, il Consiglio pastorale, i lettori, gli animatori battesimali, le catechiste, chi coinvolto nel corso prematrimoniale, gli iscritti ai corsi con il teologo Marco Tibaldi e i responsabili parrocchiali del progetto Porte Aperte. Un appuntamento non con una cadenza precisa, ma comunque settimanale, se non quasi quotidiano. Don Bonasio invierà letture e altre riflessioni: «Più si amplia la ‘mailing list’ più è positivo. Se qualcuno – conclude il parroco – volesse ricevere questo materiale e queste email, è sufficiente che mandi la richiesta a carlobonasio@gmail.com».

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