Coronavirus: appello da S. Egidio per sostenere anziani e senza fissa dimora

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Un appello viene lanciato, in queste ore di emergenza dettate dal Coronavirus, dalla Comunità di Sant’Egidio. Un appello affinché le persone più fragili non siano lasciate sole. In particolare, tra i più a rischio, spiega la Comunità, “ci sono gli anziani, per l’età avanzata, ma anche i senza fissa dimora, le persone malate e quelle con disabilità. Su tutti loro, al rischio del Coronavirus, si aggiunge il grave pericolo dell’isolamento”.

Per questo, a Novara, la Comunità di Sant’Egidio sta aiutando le persone più vulnerabili. In particolare, i volontari del programma “Viva gli anziani!” offrono loro un supporto (sono 1500 gli ultraottantenni in carico al programma, che vivono nei quartieri di Sant’Andrea, San Rocco, Villaggio Dalmazia e Sant’Agabio); tra i volontari, alcuni sono a loro volta anziani che, dalle proprie case, con telefonate raggiungono altri anziani, più soli e vulnerabili, “offrendo loro aiuto per fare la spesa, comprare le medicine e sbrigare commissioni urgenti”.

La Comunità inoltre collabora con il servizio per gli anziani promosso dal Comune di Novara, tramite la protezione civile. “Ma è importante – spiegano da S. Egidio – che ciascuno si faccia vicino, soprattutto ai più soli, con telefonate, lettere, messaggi audio e video, inviati in particolare a chi vive negli istituti e non può ricevere visite. Chi vive per strada e chi frequenta la mensa della Comunità è pure in difficoltà. C’è bisogno di portare loro non solo il cibo ma anche prodotti utili per proteggersi dal contagio (come gel e fazzolettini per disinfettarsi)”.

E ancora: “La nostra mensa per i poveri rimane aperta in via Dolores Bello 2, osservando tutte le misure di precauzione, per quanto riguarda il numero contingentato delle persone, la distanza tra loro e l’igiene, continuando a garantire questo servizio, indispensabile per chi rischia, a causa della minore possibilità di movimento, di ricevere meno aiuti e sostegno”. Ma, in questi giorni, si è reso necessario aprire due tavole in più dove offrire la cena (evitando così numeri eccessivi alla mensa); una a S. Andrea alla Casa della Solidarietà di via Fratelli Di Dio 5 e l’altra a Sant’Agabio alla sede della Scuola della Pace di via Calvari 12 D.

S. Egidio non si ferma qui e porta anche la cena al campo Tav, a coloro che, nel rispetto delle limitazioni di movimento per il contenimento della diffusione del Coronavirus, non possono allontanarsi dalla struttura. “La mensa, le due tavole nei quartieri e l’aiuto alla Tav – spiega ancora la Comunità – ci vede impegnati quattro sere alla settimana (martedì, giovedì, venerdì e sabato). Ma c’è bisogno di aiuto per rispondere al meglio al bisogno crescente e ad una emergenza di cui non conosciamo la durata, dai generi alimentari per offrire le cene, ai gel igienizzanti, ai fazzoletti di carta, a tutto quanto è necessario”.

Per aiutare, è possibile anche dare un contributo economico, versando sul conto: IT53L0503410100000000001306 BANCO BPM. Ulteriori informazioni a 0321235159  per sostenere il programma  “Viva gli anziani!”  e al 3275983399   (per sostenere la mensa).