Alla Casa di Giorno Don Aldo Mercoli si affronta la chiusura per l’emergenza Coronavirus con telefonate a casa e omaggi floreali agli anziani

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La Casa di Giorno per anziani Don Aldo Mercoli, in ottemperanza alle ordinanze regionali e comunali relative al Coronavirus e ponendo particolare attenzione alla tipologia di utenza (età media dei 55 ospiti, 85 anni) è stata chiusa a partire da lunedì 24 febbraio fino a nuovo ordine.

«Lo sconcerto per una situazione che si protrae e che ci impedisce di trovarci insieme, come ormai di consueto – rileva la direttrice, Valentina Piantanida – ha permesso a tutti noi, operatori, volontari e soprattutto ospiti della struttura, di sentire la mancanza della seconda casa di Via Tornielli e in particolar modo di chi la abita. Se però è vero che casa non è un luogo ma sono le persone che la popolano, abbiamo voluto trovare – spiega Piantanida – il modo di abbattere queste distanze e di non far sentire soli i nostri anziani. Riuscitissima e molto apprezzata, anche dalle famiglie che abbiamo interpellato e a cui abbiamo chiesto il consenso, la proposta delle telefonate a casa da parte del gruppo di volontari che hanno dato la disponibilità a chiamare giornalmente i nostri ospiti e a tenergli compagnia durante queste lunghe giornate di “isolamento forzato”. Per non parlare della gioia che ha scaturito un’altra iniziativa nata da un omaggio floreale da parte del sindaco, Alessandro Canelli e della Pro Loco di Novara della presidente Caterina Zadra, che ci hanno fatto recapitare delle rose che, a nostra volta, gli insostituibili volontari della Baracca di Don Aldo hanno consegnato  porta a porta a ciascun utente della nostra Casa».