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Coronavirus: fino al 29 febbraio il vescovo sospende le messe. Esequie solo con la benedizione del defunto

Sospensione «di tutte le celebrazioni religiose, comprese le celebrazioni eucaristiche con concorso di popolo, fino a sabato 29 febbraio compreso» e le esequie con la sola «benedizione data alla salma presso il cimitero alla presenza dei parenti» e la Santa Messa in suffragio del defunto  «celebrata in data da stabilire con gli stessi parenti».

Sono due dei passaggi delle disposizioni che il vescovo Franco Giulio Brambilla ha dato a tutti i parroci e alle comunità parrocchiali della diocesi, in una lettera inviata questa sera, a proposito delle misure precauzionali da prendere per contenere la diffusione del Coronavirus.

La lettera arriva «in ottemperanza a quanto disposto dalle Autorità regionali del Piemonte» e a seguito di un vertice in Prefettura a Novara, al quale ha preso parte il vicario generale don Fausto Cossalter.

Le disposizioni prevedono che «le celebrazioni per l’imposizione delle Ceneri, programmate per il 26 febbraio 2020, siano sospese». Il vescovo invita  «le famiglie e ogni cristiano a vivere questa giornata secondo lo spirito quaresimale con la preghiera, il digiuno e le opere di carità. La celebrazione dell’eucarestia con il rito dell’imposizione delle Ceneri potrà essere spostata a domenica 1° marzo».

Infine mons. Brambilla ribadisce quanto già indicato nella giornata di ieri a proposito della sospensione delle «attività pastorali che prevedano la presenza di gruppi di persone, in particolare sono sospese le attività di catechismo e le iniziative degli oratori».

Il testo integrale della lettera del vescovo su diocesinovara.it

 

Andrea Gilardoni: