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Nuovo arredo urbano in centro a Novara: progetto da 700mila euro

Un progetto da circa 700mila euro per realizzare un nuovo arredo urbano che “accompagni” il turista che arriva in stazione verso le principali mete turistiche della città, attraverso un percorso funzionale e di miglior impatto rispetto a quello attuale. E’ l’idea dell’Amministrazione comunale che sta lavorando per concludere il progetto entro pochi mesi, per poter dare il via ai lavori già a partire dal prossimo anno. «Siamo in fase di elaborazione di un progetto di rinnovo dell’arredo urbano che ci consentirà di migliorare le vie del centro e quelle che conducono ai monumenti più importanti – ci ha detto il sindaco Alessandro Canelli -. L’obiettivo è creare un percorso funzionale, ordinato e piacevole che, partendo dalla stazione, conduca al cuore della città passando da corso Cavour, fino alla Cupola o al Castello, accompagnando il visitatore e il cittadino verso le principali mete turistiche. Un nuovo arredo urbano che ben si concilia con la promozione delle bellezze novaresi». Un percorso con nuove panchine, verde, illuminazione che possa attirare nuovi visitatori in città per andare ad incrementare il flusso e portare un beneficio all’intero movimento tra musei, arte, monumenti e opere fino a giungere al Castello Visconteo che sta diventando sempre più il centro della cultura novarese. Qui è tra l’altro previsto, a breve, il trasferimento dell’Agenzia turistica locale (ATL), che sarà aperta tutti i giorni con lo scopo di avere un riferimento più centrale che permetta di reperire informazioni aggiornate ai turisti ma anche agli stessi novaresi. Un progetto, quello del Comune, nel quale vogliono essere coinvolti professionisti per «creare un’offerta cultura diversa rispetto al presente» dice ancora il sindaco. Tra le nuove opportunità culturali per i visitatori anche il futuro progetto che vede la salita alla Cupola di San Gaudenzio fino a 98,5 metri di altezza attraverso la scalinata con il supporto di guide. «Un’esperienza questa di molto impatto – conclude il primo cittadino -. Non deve ovviamente rimanere un nuovo servizio isolato ma, al contrario, essere coinvolto nello stesso progetto culturale allargato all’intera città». Marco Cito

Marco Cito: