Sorpresi a scavalcare un cancello al Torrion Quartara, due in manette

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volante della polizia di stato
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Stavano con ogni probabilità sondando il terreno per mettere in atto alcuni furti nella zona del Torrione Quartara, a Novara, quando sono stati notati da un residente, che ha allertato la Polizia.

Sul posto è intervenuta una Volante, il cui equipaggio ha fermato due giovani albanesi, di soli 20 anni.

È successo tutto sabato sera. Un residente ha segnalato alla Polizia due giovani che avevano scavalcato il cancello di una villa ed erano entrati nel giardino. I due si erano poi acquattati nei pressi di un’abitazione e, avendo capito di essere stati visti, si stavano allontanando. È risultato chiaro, riferiscono dalla Polizia, che i  due stessero sondando il terreno per commettere furti in villa.

Già da qualche giorno, infatti, il Questore aveva dato indicazioni alle Forze dell’Ordine di aumentare i controlli nella zona, facendo propria una richiesta di aiuto veicolata dalla cittadinanza attraverso i social network e da sollecitazioni giunte direttamente dal sindaco di Novara.
Alla vista della Volante, i due hanno iniziato a correre, cercando di far perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti. Raggiunti dagli agenti, è iniziata una vera e propria colluttazione, al termine della quale i due sono stati bloccati. Nel tentativo di resistenza dei due fuggitivi, uno dei poliziotti ha rimediato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.

I due, cittadini albanesi appena ventenni, giunti in Italia da pochi giorni e privi di domicilio, (uno dei quali già indagato nel 2018 per reati contro il patrimonio compiuti in Emilia Romagna) sono stati arrestati per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Oggi, lunedì 12 agosto, nel processo per direttissima, in Tribunale a Novara, larresto è stato convalidato e i due hanno patteggiato la pena di 8 mesi, con sospensione condizionale della pena.

Liberati, perché non detenuti per altra causa, sono stati accompagnati in Questura, dove è stato avviato l’iter per l’esecuzione dellespulsione dal territorio nazionale con accompagnamento immediato e coattivo alla frontiera di Milano Malpensa, dove verranno imbarcati su un volo diretto in Albania. Se i due soggetti rientreranno in Italia, le porte del carcere si apriranno per loro per il reato di reingresso illegale nello Stato.

Dall’esame del telefono di uno dei due giovani – nel quale erano presenti alcune fotografie ritraenti macchine fotografiche e orologi di pregio – si è scoperto, inoltre, che il cellulare anche la notte del 7 agosto dava una localizzazione proprio al Torrion Quartara, dove, proprio quella notte, sono avvenuti diversi furti in abitazioni del quartiere.
Sono in corso indagini per verificare un’eventuale responsabilità degli arrestati in ordine a tali reati.

“Se dopo i vari furti che avevano colpito le abitazioni del quartiere – spiegano dalla Polizia – l’attenzione della Polizia di Stato si era alzata di livello con servizi mirati e controlli costanti, non va sottovalutato l’importante apporto dato dai residenti che, notati soggetti con fare sospetto, hanno segnalato la situazione. Un bell’esempio di sicurezza partecipata”.