Novara centro di smercio della cocaina dall’Albania

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La conferenza stampa in Procura
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La droga partiva dalla Colombia e il traffico era gestito in Albania, da dove lo stupefacente arrivava poi in Italia, in particolare a Novara, che è risultata essere il ‘polo logistico’, l’‘hub’ dello smercio.

Non più, dunque, città di transito della droga tra Torino e Milano, ma vero e proprio luogo di smercio, con molta della droga che arrivava in città che veniva distribuita ai pusher medi del Novarese (segnale di un mercato molto forte, di una forte domanda, dunque), mentre altra veniva inviata in altre province italiane, in particolare nelle zone di Pavia, Varese, Alessandria e Massa Carrara.

Sono i risultati dell’operazione “Contadino” (dal soprannome in lingua albanese di uno dei capi della banda sgominata) condotta a partire dalla fine del 2017 dai Carabinieri di Novara e i cui risultati sono stati riferiti questa mattina, martedì 30 luglio, in una conferenza stampa in Procura. In due anni, come riportato, sono stati movimentati circa 50 chilogrammi di cocaina purissima (tra il 90 e il 95% di purezza). Un’operazione che ha portato all’ottenimento di 26 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Diciannove le misure eseguite nelle ultime ore, nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, della gestione del traffico di droga. Sette accusati sono ancora latitanti.

Si tratta per lo più di cittadini di nazionalità albanese, anche regolari in Italia e con una professione (ci sono, ad esempio, tra loro, un cuoco e un parrucchiere). «Un’indagine che ha dato esiti importanti – ha detto il procuratore capo di Novara, Marilinda Mineccia – con l’arresto di personaggi che erano soliti far girare quantitativi importanti di sostanza stupefacente». Il pm Mario Andrigo, titolare dell’inchiesta, descrivendo alcune caratteristiche dell’indagine: «è la prima volta che registriamo collaborazione da parte di un albanese, che era ai vertici dell’organizzazione e che ha deciso di collaborare. Ne è emerso un quadro preoccupante, che ha permesso di far emergere come in città, a Novara, esista una fortissima richiesta di droga, in particolare di cocaina». In base alle indagini ogni mese arrivavano a Novara sino a 10 chilogrammi di cocaina purissima, per milioni di euro. L’indagine aveva preso il via da un arresto a fine 2017, in un’operazione denominata “Coca di Natale”, quando era stato arrestato un albanese con un chilo di cocaina. E’ poi continuata con controlli, pedinamenti e intercettazioni, sino alle 26 ordinanze di custodia cautelare e ai 19 arresti.

Colui che si ipotizza fosse il capo dell’organizzazione (14 degli arresti sono stati eseguiti a Novara e hanno riguardato 7 albanesi, 6 italiani e un marocchino) si trova già in carcere in Germania. Come riferito dai Carabinieri (dal comandante provinciale dell’Arma, colonnello Domenico Mascoli, e dal comandante del Reparto Operativo, colonnello Sandro Colongo), era il destinatario di un container con 600 kg di cocaina intercettato in Albania. Scappato in Germania era stato catturato poco tempo dopo.

Novara, dunque, è risultato il terminale di un importante traffico di droga dal Sudamerica all’Albania all’Italia.