Stadio rivoluzionato, i segreti del nuovo “Piola”

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«Un parco che pur avendo forme architettoniche diverse fra loro, sarà integrato nell’ambiente naturale». L’architetto Andrea Maffei di Ama, lo studio di architettura che è stato scelto dalla commissione per la realizzazione della futura Cittadella dello sport (promotore il Novara calcio con il Gruppo YARD) di Novara che andrà a cambiare il volto della zona sud-ovet della città, ci racconta il progetto. «Siamo ovviamente molto soddisfatti – prosegue Maffei -. La nostra idea si basa sul creare un progetto uniforme tra i vari interventi, di fatto non sono edifici separati. Il tema conduttore è il legno ricomposto delle facciate di tutti i progetti in modo da armonizzarli nel contesto naturale». Al centro del progetto lo stadio “Piola”. Per la sua realizzazione, dal momento dell’inizio dei lavori, ci vorranno due anni anche lavorando a step. «Abbiamo pensato non alla solita forma, ma prendendo spunto dalla Cupola di Novara. Una struttura con slancio verticale con quattro grandi pennoni alti 45 metri. Le travi sostengono la copertura dello stadio. Capienza? Si parla di 10mila posti anche se dobbiamo ancora definire bene in base alle scelte della società. Comunque, in futuro si potrà poi ulteriormente ingrandire in considerazione anche degli angoli aperti che potranno essere riempiti». Il primo incontro avverrà proprio nella giornata di oggi. L’attuale tribuna dello stadio sarà mantenuta anche se la copertura sarà rifatta. Copertura che ha un’altezza di 23 metri mentre le altre tre nuove tribune che prenderanno il posto delle attuali curve e distinti avranno un’altezza avranno un’altezza di 18 metri. «Sono previsti hospitality, spazio commerciale tra cui bar e ristoranti, palestra per la scherma e il museo del Novara calcio» dice ancora Maffei La ristorazione è prevista sotto le tribune e potranno guardare all’esterno attraverso una vetrata attività».