Processo Phonemedia: martedì ascoltati i testi delle difese

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Manifestazione dei dipendenti Phonemedia davanti alla Prefettura (2009)
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Nuova udienza, martedì pomeriggio, a Palazzo Fossati, sede del Tribunale di Novara, per un processo che riguarda una delle vicende che maggiormente ha fatto discutere Novara negli scorsi anni, ossia il caso del crac “Phonemedia”. Alla sbarra si trovano Claudio Marcello Massa (commercialista cagliaritano, uno dei responsabili del gruppo Omega, società che aveva acquistato da Raf la gestione di Phonemedia), Giuseppe Belletti, Alessandro Delle Cese e Patrizio Pollini, sindaci della società fallita. Un fallimento, quello di Phonemedia, che aveva toccato molto da vicino anche Novara e numerosi lavoratori che lavoravano nella struttura di corso Risorgimento. L’ipotesi dell’accusa è che il transito da Raf Phonemedia a Omega avesse come scopo quello di distrarre milioni di euro, soldi che successivamente, sempre per l’accusa, avevano condotto al fallimento delle società del gruppo. L’accusa è di bancarotta fraudolenta e reati collegati. A Novara furono almeno 700 le persone che si ritrovarono senza un lavoro. Fu anche allestito un sit-in permanente in piazza Matteotti, con tende e i lavoratori che si davano il turno davanti alla Prefettura.

Martedì erano presenti due degli imputati, Massa, che ha cambiato difensore di recente (il nuovo legale è Gaudenzio Fonio, nominato di fiducia alla scorsa udienza) e Pollini. Il primo ha riferito di non essere mai venuto in aula alle scorse udienze, perché non riceveva le notifiche, giunte al suo precedente legale, che ha però dismesso il mandato. Martedì sono stati ascoltati due testi della difesa, mentre un altro previsto, al momento all’estero, sarà ricitato per le prossime udienze. Quattro testi della difesa Massa sono stati citati già per la prossima udienza, che è stata calendarizzata per la mattinata del primo ottobre. Massa ha, tra l’altro, chiesto di essere interrogato in aula, interverrà nelle prossime udienze.

Diciannove, nel processo, le parti civili, tutte assistite dall’avvocato Antonio Costa Barbè.