Autismo, “Dal seme al piatto”: progetto per prevenire il bullismo

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Un progetto di rete che consentirà ai ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico con età compresa tra i 10 e i 18 anni, che frequentano il Centro diurno socio riabilitativo L’Arco di Novara, di poter confrontarsi con l’esterno, apprendendo nuove competenze e sviluppando nuove relazioni, nuovi rapporti.

E’ quanto si realizza con il progetto “Dal seme al piatto”, nato dalla sinergia tra l’istituto Bonfantini, che mette a disposizione in comodato d’uso gratuito i terreni, gli strumenti e le competenze professionali, il Ravizza, che fornisce i locali, e l’Associazione per l’Autismo Enrico Micheli onlus con il sostegno dell’associazione Angsa Novara–Vercelli. Il progetto è stato illustrato a Palazzo Natta (la Provincia patrocina l’iniziativa). I ragazzi del Centro L’Arco potranno collaborare con gli studenti delle due scuole superiori novaresi. Un momento di crescita, dunque, anche per questi ultimi, con la possibilità di migliorare e apprendere la capacità di lavorare in gruppo, confrontarsi e conoscere i disturbi dello spettro autistico. Un’azione, per gli studenti, volta anche alla prevenzione del bullismo.

Il progetto prevede quattro fasi. In primis l’allestimento di un orto nei terreni del Bonfantini, che vede la collaborazione tra gli studenti della scuola e i ragazzi de L’Arco, la seconda la raccolta dei prodotti seminati, la terza il loro uso per la creazione di piatti (in questo caso collaboreranno i ragazzi del Centro diurno e gli studenti del Ravizza). Quarta fase l’organizzazione di un apericena solidale. Un aperitivo solidale, allo scopo di raccogliere fondi, che saranno poi utilizzati per raggiungere altri obiettivi di tipo educativo. A delineare il progetto, la presidente Angsa, Priscila Beyersdorf Pasino, la presidente dell’associazione Micheli, Francesca Debernardi, la neuropsichiatra infantile Chiara Pezzana, direttore sanitario del Centro per l’autismo, e la pedagogista Maria Grazia Norella, referente per il Centro diurno socio riabilitativo. Presente anche il preside del Bonfantini, Pierangelo Marcalli, il consigliere provinciale Andrea Crivelli e l’assessore comunale Valentina Graziosi.

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