Dice di essere stato rapinato, ma in realtà aveva perso i soldi al gioco: 30enne denunciato

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Gioca ai videopoker il denaro che aveva con sé, perdendolo completamente. Non trova però il coraggio di raccontare l’accaduto in famiglia. Così decide di inventare di essere stato vittima di una grave rapina, con tanto di coltello puntato alla pancia, e lo fa, sporgendo denuncia in Questura.

Protagonista dell’episodio, che non ha da subito convinto i poliziotti novaresi, un trentenne residente in città. L’uomo si è recato nei locali di piazza del Popolo denunciando una rapina che, a suo dire, sarebbe avvenuta nella notte di sabato 12 gennaio. Il trentenne ha riferito agli agenti di essere stato avvicinato da tre extracomunitari che, dopo averlo accerchiato e sotto la minaccia di un coltello puntato alla pancia, si erano appropriati del suo portafogli, dell’orologio e di un anello. Una dinamica che, come anticipato, non ha convinto gli agenti della sezione antirapine della Squadra Mobile, diretta dal vice questore aggiunto Valeria Dulbecco. Adesso, a conclusione delle indagini, l’uomo è stato denunciato alla Procura di Novara perché responsabile di simulazione di reato. Il trentenne, in risposta alle numerose contestazioni, ha ammesso, come spiegato poco sopra, di essersi inventato la rapina perché, dopo aver giocato — e perso — ai videopoker il denaro che aveva con sé, non aveva trovato il coraggio di dirlo ai suoi cari.

La Polizia di Stato pone l’accento sulla questione perché, solo in questi primi mesi del 2019, questa è la seconda rapina che viene scoperta come falsamente denunciata. Oltre alle conseguenze penali che il fatto comporta, «è doveroso ricordare che denunciare un grave fatto come può essere una rapina a mano armata crea allarme sociale e preoccupazione nella cittadinanza».