Novara calcio è solo 1 a 1 con la Pistoiese

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La Pistoiese doveva essere la gara della svolta ma così non è stato. Il Novara calcio non va infatti oltre l’1 a 1 contro i toscani (vantaggio degli ospiti e successivo pareggio di Eusepi di testa) al termine di una brutta partita. La gara di Busto di mercoledì evidentemente ha lasciato trascichi per una squadra che è sembrata psicologicamente in difficoltà. È stata infatti la Pistoiese a fare maggiormente la partita e ad avere le occasioni migliori per vincere tanto che il portiere del Novara Di Gregorio è stato il migliore dei suoi.

Una gara che mette ancora di più in dubbio il futuro di mister Viali. Le prossime ore saranno decisive per capire se l’allenatore sarà ancora sulla panchina domenica a Piacenza. Nel dopo gara bocche cucite dalla società in tal senso anche se il ds Ludi è stato a lungo dopo la partita a parlare con i propri collaboratori sul campo.

Viali che al termine della partita ha così commentato: “Nel secondo tempo siamo usciti abbastanza bene ma nella parte finale siamo poi calati fisicamente. Ho visto anche tanti errori tecnici a causa della poca lucidità. Perrulli? Volevo inserirlo nella ripresa ma l’uscita di Gonzalez ha cambiato le carte e alla fine è arrivato forse un po’ stanco. L’ansia del risultato ci ha fatto perdere un po’ di equilibrio nel finale, siamo stati un po’ condizionati. La sconfitta di Busto mentalmente può aver condizionato. E’ un momento di difficoltà, sappiamo di vivere di risultati rimango sereno per quanto riguarda il lavoro, non sereno per il dato oggettivo, rompe le scatole essere decimi, sulla dedizione al lavoro non posso dire niente. Come uscirne? Solo ritornando a fare quello che abbiamo fino a sette giorni fa prima della rete subita nel finale con la Carrarese. Non mi devo far condizionare dai momenti e dalla situazioni, è più facile fare l’allenatore quando le cose vanno bene, nelle difficoltà è più complicato ma fa parte del mio mestiere e saper lavorare bene nel momento di difficoltà è fondamentale. Dobbiamo prenderci le responsabilità perché si torni a sette giorni fa e voglio vivere delle certezze che mi hanno dato. I ragazzi devono giocare per se stessi e per la maglia che indossano, ho sempre lavorato con grande collaborazione“.