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L’annuncio del vescovo: don Sorrenti, parroco di Cerano, lascia il sacerdozio

Don Federico Sorrenti lascia la parrocchia di Cerano e il sacerdozio. La notizia che ha suscitato nella sua comunità, e in tutta la diocesi di Novara, sorpresa e dolore, è stata comunicata ieri dal vescovo Franco Giulio Brambilla, durante la messa vigiliare concelebrata con il vicario generale don Fausto Cossalter.

«Eccellenza, in questo ultimo anno mi sono innamorato di una donna ed è nato pian piano in me un desiderio nuovo e crescente di vivere una relazione di coppia e di costruire insieme una famiglia. Sono andato in una crisi profonda e anche sofferta, in cui ho maturato, in dialogo con lei mons. Vescovo, la scelta di sospendere il mio ministero sacerdotale per iniziare un nuovo percorso di vita», sono state le parole di don Sorrenti rivolte al vescovo, in un passaggio, letto in chiesa, della lettera che spiega la decisione.

«Questa sua scelta così dirompente e di grande impatto anche per la vostra comunità – ha detto Brambilla – crea tanta sofferenza: alla nostra Chiesa diocesana, a me, e sono sicuro anche a voi, che avevate imparato ad apprezzarlo. Nello stesso tempo però la rispettiamo, riconoscendo la correttezza di don Federico nell’evitare di portare avanti ulteriormente il ministero in una situazione non coerente con lo stato di vita sacerdotale».

«Nella lettera che mi ha scritto egli mi domanda di chiedere scusa a voi per il tempo e il modo in cui arriva questa decisione e ringrazia tutti coloro che con passione hanno collaborato  con lui e che gli vogliono bene. Lo accompagniamo con la preghiera, chiedendo al Signore per lui coraggio e serenità per questa nuova scelta di vita», ha aggiunto il vescovo.

A questo link il messaggio integrale letto dal vescovo

Sino alla nomina di un nuovo parroco, amministratore parrocchiale sarà don Alessandro Maffiolini, vicario parrocchiale di Trecate, mentre il servizio liturgico quotidiano sarà affidato don Paulo Floriani, sacerdote già al servizio della comunità da diversi mesi.

 

Andrea Gilardoni: