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Operazione “Vero Caffè” dei Carabinieri di Verbania porta in carcere due rapinatori italiani

Un fotogramma delle registrazioni investigative dei Carabinieri di Verbania

Venerdì 12 ottobre i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Verbania, a conclusione dell’operazione denominata “Vero Caffè”, hanno tratto in arresto, in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verbania, due cittadini italiani ritenuti responsabili di sette rapine, alcune a mano armata, commesse nelle province di Novara, Varese e Verbania.

I due italiani arrestati, B.W.D. classe 1975 e B.A. classe 1966, pregiudicati e residenti nel basso Aronese, sono accusati di aver commesso, da febbraio a maggio 2018, una serie di rapine, alcune a mano armata, ai danni dei punti vendita dell’azienda “Vero Caffè” di Castelletto Sopra Ticino, Tradate, Castellanza, Casale Corte Cerro, Somma Lombardo e Parabiago.

Nel corso delle indagini, il 24 maggio a Somma Lombardo i due erano già stati arrestati in flagranza dai Carabinieri di Verbania, dopo aver commesso una rapina a mano armata, utilizzando un “taser”, ai danni del proprietario e di due clienti di un negozio di tatuaggi di Samarate. In quell’occasione vennero loro sequestrati uno scooter Tmax, un’autovettura Mini Cooper Clubman, abiti, caschi e altri accessori utilizzati dei due per commettere la rapina, risultati corrispondere esattamente a quelli rilevati negli altri episodi contestati.

In tutto il bottino delle rapine messe a segno dalla coppia ammonta ad oltre 10 mila euro.

Francesco Rossi: