Entra con forza nella casa della vicina e abusa di lei: arrestato dalla Polizia

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volante della polizia di stato
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Negli scorsi giorni è scattato il fermo di indiziato di delitto a carico di un giovane cittadino rumeno, che si era reso responsabile di una violenza sessuale nei confronti di una vicina di casa, episodio avvenuto a Trecate. L’uomo aveva suonato alla porta della donna, qualificandosi come un vicino, riuscendo così a farsi aprire.

La donna, una volta aperta la porta, si era trovata davanti l’uomo che in realtà conosceva appena di vista, che, in evidente stato di ebbrezza alcolica per aver appena concluso i festeggiamenti per il suo compleanno, aveva indosso soltanto gli slip.

La donna, a quel punto, ha cercato di impedirgli l’accesso, ma l’uomo, brandendo un pezzo di legno, minacciava che l’avrebbe uccisa se non l’avesse fatto entrare. Nello stesso istante l’uomo riusciva a guadagnare l’ingresso spingendo la porta e afferrandola con violenza.

Chiusa la porta a chiave e continuando a minacciare la donna, è arrivato a picchiare la donna e ad abusare più volte della sua vittima.
La donna ha cercato in tutti i modi di difendersi e di liberarsi dalla presa, dapprima afferrando un deumidificatore in ceramica, con cui colpiva l’uomo alla testa e, successivamente, spruzzando negli occhi dell’aggressore uno spray insetticida.

Solo a quel punto l’uomo ha desistito dalla violenza e si è allontanato dall’abitazione.
Subito dopo la donna, insieme a un’amica che aveva chiamato in suo soccorso, è andata in Questura, dove ha sporto denuncia. Successivamente è stata accompagnata dal personale operante al pronto soccorso. Nel corso della denuncia la donna ha fornito una prima descrizione fisica del suo aggressore, fornendo tutti i particolari utili ai poliziotti al fine di risalire all’autore della violenza, specificando che lo stesso aveva un taglio sanguinante sulla fronte. Successivamente, considerato che l’individuazione dell’autore della violenza, per la complessità della vicenda, aveva necessità dell’intervento di personale specializzato, è stata intrapresa attività investigativa a opera degli uomini della Squadra Mobile.
A seguito di una serie di accertamenti anagrafici e servizi di appostamento compiuti durante tutto l’arco della giornata seguente, gli investigatori sono riusciti a individuare il luogo in cui si nascondeva l’aggressore. In realtà l’uomo si trovava all’interno della sua abitazione, dove, lungi dal riconoscere le proprie responsabilità e dunque consegnarsi alle forze dell’ordine, ha tentato in tutti i modi di nascondere la propria presenza all’interno della casa, limitando ogni pur minimo rumore.
Grazie all’insistenza degli operanti che gli hanno intimato di aprire, perché altrimenti sarebbero entrati con la forza, l’uomo, dopo una lunga ed estenuante trattativa, ha finalmente deciso di aprire. E’ stato quindi portato in Questura e sottoposto a fermo.
Nella mattinata di ieri il Gip, vista l’estrema gravità dei fatti, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo.