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Agosto ricco di eventi in biblioteca a Varallo

Eduardo Iborra al lavoro

L’estate in Biblioteca a Varallo è come sempre un tempo di incontri, letture, presentazioni, mostre. La fortuna di avere un cortile porticato ci permette di vivere en plein air i mesi più caldi dell’anno, trasformando la biblioteca in un agorà, una piazza, dove tutti offrono qualcosa e si “arricchiscono” di conoscenze e di nuove armonie.

Ce li presenta qui di seguito la direttrice della biblioteca, Piera Mazzone.

Giovedì 16 agosto, alle ore 11, sarà presentata la mostra dell’artista argentino Eduardo Iborra: “Un divertimento dal cuore”.

Iborra, pittore italo-argentino, è per Varallo un gradito ritorno: nel dicembre 2008, in occasione della XIV edizione di “Libri in Libertà”, aveva esposto nel portico del Cortile d’Onore di Palazzo Racchetti, riscuotendo un ottimo successo. Eduardo Iborra aveva offerto ai bambini di Varallo interessati alcune nozioni di disegno, insegnando a realizzare dei fumetti, che con l’immediatezza del loro messaggio colpiscono molto.

Nel 2010, sempre a Varallo, a Villa Virginia l’artista aveva esposto una ventina di lavori realizzati con tecniche diverse: dal pastello all’acquerello, al carboncino, offrendo un’ampia panoramica espressiva con una mostra tematica che non rinuncia a “incursioni” nel ritratto, animali, movimentate scene di tango. Eduardo Iborra interpreta il paesaggio in maniera estremamente personale: il Sacro Monte l’ha conosciuto dall’alto, avendo abitato per un certo periodo a Verzimo, ne è stato colpito e sono nate molteplici suggestioni tradotte in quadri dove la luce e il colore si contendono il primato per esaltare la spiritualità emergente nel quotidiano.

Nell’estate 2009, nel teatro di Balmuccia Eduardo Iborra aveva raccontato la “la storia di un argentino in Italia” attraverso lo spettacolo: “Questa sera la mia avventura…”, performance di canto e recitativi di carattere autobiografico. Eduardo con la moglie Marta, il 2 maggio 2002 partì da Buenos Aires, che distava oltre cinquecento chilometri dal paese della pampa in cui era nato, diretto a Fiumicino, con sé, oltre a molte valige, portava la chitarra, colori e il rotolo delle tele. Attraverso Biase, nonno di Marta, originario di Lagonegro, in provincia di Potenza, Eduardo mirava ad ottenere la cittadinanza italiana, perché l’Italia per lui rappresentava storia e cultura in un binomio inscindibile. A Potenza Eduardo come musicista si esibì con scarso successo in una galleria d’arte, ma non si scoraggiò e armato di un incrollabile ottimismo, cercò di realizzare i suoi progetti. Le persone che incontrò sul suo cammino, lo aiutarono sempre molto, “La gentilezza degli italiani” accompagnò Marta e Eduardo fino al nord, a Varallo dove giunsero nell’ottobre 2003. In Valsesia ben presto Eduardo Iborra si affermò come pittore, allestendo mostre molto apprezzate.

La mostra sarà visitabile fino a venerdì 24 agosto, negli orari di apertura della Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30, martedì anche al mattino: 9 – 12. Sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, domenica dalle 15 alle 18.30.

Sabato 18 agosto, alle ore 11, sarà presentato il nuovo libro di Flavio Maestrini, El Dondina Capo della Squadra Volante a Milano attorno alla metà del 1800.

Da “I misteri della Valsesia. Fatti, misfatti,  fantasie”, racconti “valsesiani”, presentati nel 2015,  a Par i Milanes…anca arios (anche per quelli nati altrove), che evidenziava gli storici legami che uniscono Milano a Varallo, si passa a un libro dedicato a un personaggio milanese molto famoso nel periodo risorgimentale: Carlo Mazza, detto il Dondina, per la sua caratteristica andatura dondolante.

Flavio Maestrini – che da sempre si occupa di comunicazione, prima pubblicitario e giornalista, poi editore di periodici settoriali, autore anche della fortunata serie di libri per bambini: “Le avventure del cane mascherato” – torna nella sua Milan con il Dondina, un poliziotto atipico che odia le armi e che usa la sua presa ferrea, “brancando” i malfattori: la sua mossa segreta è catturare i delinquenti prendendo il braccio e l’orecchio. Dotato di grande forza fisica e buon cuore, quando può cerca di evitare la galera, soprattutto ai più giovani.

Piera Mazzone, direttore della Biblioteca, dialogherà con l’autore, che ha trovato ispirazione proprio frequentando la Biblioteca Sormani e consultando la Gazzetta di Milano, dalla quale è emerso questo personaggio storico intorno al quale Flavio Maestrini costruisce un romanzo in cui storia e cronaca si intrecciano, rese più fluide dall’invenzione dello scrittore, che fa rivivere un modo di indagare dettato dall’epoca, caratterizzata dalla mancanza delle tecnologie oggi più comuni, come il telefono e le automobili.

Al termine della presentazione, che sarà intercalata da letture fatte dall’attore Riccardo Perini del Piccolo di Milano, sul terrazzo della Biblioteca sarà offerto un aperitivo arricchito dalle specialità del territorio.

Sabato 25 agosto, alle ore 11, sarà inaugurata la mostra del pittore di Giorgio Taddia: “Di me… le emozioni”. Taddia, originario di Crevacuore, che fu allievo della scuola di disegno tenuta dal Maestro Arturo Gibellino.

La mostra postuma è stata allestita da Piera, la moglie di Giorgio, scomparso nel settembre dell’anno scorso, e dalla figlia Paola, per ricordare con una antologica questo artista, che aveva esposto a Varallo nell’estate 2008 in una mostra personale di pittura e scultura. Per Giorgio dipingere e scolpire erano due passioni, ma partecipava anche con grande generosità a tutte le manifestazioni culturali, storiche e artistiche del paese: come scenografo, creava gli sfondi per gli scacchi viventi di Crevacuore ed ispirati fondali teatrali per cerimonie religiose.

Giorgio Taddia per tanti anni ha studiato il disegno per impadronirsi della tecnica e poi ha colmato le linee di colori, ispirandosi al Divisionismo, utilizzando olio, acrilico, pastelli e gessetti colorati. Amava sia il genere del ritratto, che il paesaggio e la natura morta, realizzati con colori vivaci e pastosi, ispirati dalla realtà, ma sfumati da una sensibilità estremamente personale. Accanto alla pittura, come autodidatta, era germogliata la scultura su legno, tradotta in pannelli tridimensionali, altorilievi e bassorilievi carichi di emozione.

Nel 2011, con il nipote Alessandro Foglia, aveva allestito una mostra di pittura e scultura, a Quarona: “Ale batte il nonno” in cui esponeva una serie di paesaggi, perché il suo spirito si esprimeva al meglio nella natura e nella sua perpetua evoluzione. Nel settembre 2013, in occasione della festa parrocchiale di Crevacuore, espose alcune sue opere nella mostra allestita al salone polivalente: Immagini del nostro tempo, nel 2016 sotto la splendida volta affrescata dal Borsetti di Boccioleto, partecipò ad una grande mostra collettiva, organizzata dall’Associazione HobbyArt, con opere ispirate alla natura e alla vita contadina, e con alcune sculture in legno.

Per la locandina della mostra è stato scelto un autoritratto ed uno scorcio di un giardino varallese, quello di casa Camaschella, che propone un tripudio di colori, un inno alla vita, perché gli artisti continuano a parlarci attraverso le loro opere.

La mostra si concluderà domenica 2 settembre e sarà visitabile negli orari di apertura della Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30, martedì anche al mattino: 9 – 12. Sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, domenica dalle 15 alle 18.30.

Paolo Usellini: