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    Categories: Valsesia

Rassa, mostra a cielo aperto in estate

Una lunga fila di escursionisti, accompagnati da Gae Valle presidente dell’Associazione Wild, camminano sul filo di un traguardo primaverile, tra il verde lussureggiante e i rododendri che incominciano a dare il meglio di sé, sino a raggiungere l’alpe Massucco su in val Sorba per ammirare estasiati il culmine della fioritura delle peonie selvatiche.

In questo ciclo naturale della vita vegetativa legato alla variabilità del tempo, lo sbocciare delle peonie e dei rododendri che danno tenui pennellate di colore sugli immensi fondali in pietra, in uno scenario maestoso della Madre Terra, un altro rito si compie: il passaggio del testimone da Gae Valle allo scultore Ireneo Romano Passera per la realizzazione del progetto “Da sogni di pietra alla pietra dei sogni” che ci accompagnerà per tutta l’estate.

Tra il rumoreggiare della Sorba carica d’acqua che inganna l’eco, la valle accoglie il lavorio persistente dei colpi di scalpello, come di un rito lavorativo antico fatto con le mani sulla pietra bianca, che con tenacia resiste all’estro dello scultore che ne vuole svelare l’opera gelosamente celata in sé, e che il marmo cerca di trattenere. Chi percorrerà il sentiero verso l’alpe Toso s’imbatterà in una delle risorse naturali del territorio di Rassa, un blocco di pietra marmoreo che spicca per contrasto come un colpo di luce tra gli arbusti ed il grigiore delle pietre, che incomincia a prendere forma. La scultura è un lavoro lento ma continuo come lo è la natura.

Nel rispetto dei tempi e del luogo, a lavoro terminato, l’Associazione Wild lascerà sul posto la scultura che Ireneo Passera eseguirà nei fine settimana estivi, dando il là al progetto più ambizioso di un museo a cielo aperto. Esempio di valorizzazione delle risorse del territorio – nella natura e della natura – del marmo, del legno, dando loro forma ed espressione e che rimarranno sul percorso dove ognuno possa goderne e apprezzarle.

E’ al culmine lo sbocciare della colonia di peonie selvatiche su all’alpe Massucco, in queste settimane. Sul filo di un traguardo primaverile si preparano alla fioritura gli ultimi timidi boccioli delle peonie, mentre, tra il verde lussureggiante, i rododendri tutt’intorno incominciano a dare il meglio di sé. La guida Gae Valle presidente dell’Associazione Wild, dopo le escursioni all’alpe, passa il testimone allo scultore per realizzare il progetto “Da sogni di pietra alla pietra dei sogni” che ci accompagnerà per tutta l’estate e, se necessario, anche oltre.

Mentre si compie il rito della fioritura, e le nevi si mimetizzano sotto una coltre di terriccio, parte da un masso marmoreo il connubio tra Arte e Natura. Il ciclo naturale che si lega alla variabilità del tempo prosegue il suo iter, lo sbocciare delle peonie e dei rododendri danno tenui pennellate di colore sugli immensi fondali in pietra, in uno scenario maestoso della Madre Terra. Mentre il continuo rumoreggiare della Sorba carica d’acqua inganna l’eco, la valle accoglie il lavorio persistente dei colpi di scalpello, come di un rito lavorativo antico fatto con le mani sulla pietra bianca, che con tenacia resiste all’estro dello scultore che ne vuole svelare l’opera gelosamente celata in sé, e che il marmo cerca di trattenere. Chi percorre il sentiero verso il (…) s’imbatte in una delle risorse naturali del territorio di Rassa, un blocco di pietra marmoreo che spicca per contrasto come un colpo di luce tra gli arbusti ed il grigiore delle pietre, che incomincia a prendere forma.

La scultura è un lavoro lento ma continuo come lo è la natura. E’ nel rispetto dei tempi e del luogo che, a lavoro terminato, l’Associazione Wild lascerà sul posto la scultura che Ireneo Passera eseguirà nei fine settimana estivi, che dà inizio al progetto più ambizioso di un museo a cielo aperto. Si vogliono valorizzare le risorse del territorio – nella natura e della natura – del marmo, del legno, dando loro forma ed espressione, e collocarle sul percorso dove ognuno possa goderne e apprezzarle.

Paolo Usellini: