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S. Sebastiano a Cavallirio, inaugurati i restauri

San Sebastiano, quella chiesa tanto voluta proprio dalla popolazione di Cavallirio, nel XVI secolo, quale gesto di ringraziamento relativo a periodo di peste per pericolo scampato di morte, torna a riaprire le sue porte.

Con una grande partecipazione della popolazione, sono stati inaugurati sabato mattina i lavori di restauro dell’edificio. Si tratta di una costruzione risalente al XVI secolo, di proprietà comunale: le prime testimonianze sono del 1590, che era da tempo inagibile soprattutto a causa di alcuni problemi di carattere strutturale (l’inflessione della volta aveva provocato un’eccessiva trazione al lembo inferiore e si erano manifestate alcune lesioni).

La chiesa è legata ad una curiosa usanza che esisteva nella Parrocchia. Il giorno di San Sebastiano (20 gennaio) i fedeli di Cavallirio si sarebbero dovuti recare in processione per voto alla Chiesa Parrocchiale di Fontaneto (la vecchia chiesa parrocchiale abbaziale di Fontaneto era dedicata a San Sebastiano) per portare un cero a forma di tortiglione. Non trovandosi i documenti di origine di questo voto l’autorità Vescovile dispenserà poi da questo impegno. L’origine di questo atto di devozione, che esisteva anche a Romagnano allo stesso modo, si pensa farlo risalire come gesto di ringraziamento relativo a periodi di epidemie o di peste per pericolo scampato dalla morte.

Nell’ottobre 1617, durante la visita pastorale del vescovo di Novara – cardinal Ferdinando Taverna – dalla relazione si viene a conoscenza che si sta costruendo una chiesetta dedicata al santo. Nella pubblicazione a puntate della storia della chiesa locale – avvenuta sulle colonne del nostro giornale alcuni anni fa – il parroco don Modesto Platini precisa:

«L’opera non fu certamente completata subito in quanto sul piccolo campanile si leggeva la data 1755. Dopo recenti restauri quella data è stata purtroppo inconsultamente ricoperta ed oggi non si nota più; però ci fa ricordare anni di sacrifici per poter completare tale opera».

Con l’intervento di restauro, progetto curato dall’ing. Piero Scandaluzzi, le lesioni sono state sigillate e, grazie anche all’utilizzo di resistentissime fibre di carbonio, è stata garantita la stabilità strutturale dell’edificio.

«L’intervento di restauro – spiega il sindaco, Vito d’Aguanno – ha previsto anche l’eliminazione dell’umidità di risalita, il risanamento della copertura, la tinteggiatura completa delle facciate esterne, la formazione di un sagrato in beola grigia di fronte all’ingresso insieme ad interventi minori di completamento, compresa l’illuminazione esterna ed interna». Il costo totale dell’intervento, eseguito dall’Impresa EdilPanico, sfiora i 40 mila euro con il contributo generoso e significativo dei cittadini di Cavallirio e della Fondazione Comunità Novarese.

Dopo il taglio del nastro, da parte di sindaco e parroco (don Fulvio Trombetta) c’è stata la benedizione. Questo martedì 29 maggio, alle 20.30. ci sarà la recita del rosario e a seguire la messa nella chiesa.

 

Paolo Usellini: