Il “Lancia” di Borgosesia nella rete nazionale dei tutor di riforma dei professionali

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riforma professionali
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Per gli addetti ai lavori è il decreto legislativo n° 61 del 2017; per i profani è la riforma che da settembre 2018 cambierà l’assetto degli istituti professionali italiani. Al fine di guidare e uniformare il processo di revisione dei percorsi di istruzione il MIUR (Ministero dell’istruzione) aveva pubblicato un bando per la selezione di reti di scuole con funzione di tutor.

Ora è ufficiale. Tra le tante candidature pervenute a livello nazionale ha vinto la rete formata da istituto Lancia di Borgosesia, IIS Marcora di Inveruno e IIS Cellini di Firenze (scuola polo). A questa rete ora tocca l’imponente compito di collaborare direttamente con il Ministero per declinare i contenuti della riforma in linee guida operative. Non solo, la stessa rete è arrivata prima anche per il cosiddetto progetto A, quello relativo ai singoli indirizzi: nella fattispecie essa si occuperà delle misure di accompagnamento verso la riforma, oltre che per la parte generale, anche per l’indirizzo “Industria e artigianato per il Made in Italy” che accomuna i tre istituti.

Quali sono le maggiori novità di questo nuovo modello organizzativo?

Nuovi indirizzi: si passa da 6 a 11 con un profilo sempre più integrato alle necessità del “Made in Italy”; un nuovo modello didattico, basato sempre più sulla personalizzazione e sull’uso diffuso dei laboratori con integrazione tra competenze, abilità e conoscenze; materie aggregate per assi culturali con maggior interdisciplinarietà (argomenti tecnico-pratici declinati il più possibile anche nelle materie a carattere generale) e, infine, una didattica orientativa finalizzata ad accompagnare e indirizzare gli studenti in un percorso di studi sempre più coerente con il mondo del lavoro.

La rete è già al lavoro. Tra i primi passi la revisione dei quadri orari con potenziamento dell’area professionalizzante e la predisposizione di una specifica area sulla piattaforma INDIRE cui gli istituti potranno fare riferimento per la messa in atto delle procedure.

“Dopo un lungo percorso di condivisione con imprenditori, associazioni di categoria, dirigenti scolastici e docenti, cominciato ad Inveruno, siamo riusciti a raggiungere la vetta più alta – dichiara il dirigente dell’Istitito lancia, Carmelo Profetto – Certo, dobbiamo lavorare su una legge già fatta ma che, comunque, presenta molti importanti elementi innovativi e, per certi aspetti, rivoluzionari. Nei diversi incontri che ci vedono presenti a Roma, il prossimo venerdì 18, l’impegno mio e dei colleghi della rete è quello di orientare il più possibile la discussione verso la necessità di una maggiore caratterizzazione professionalizzante dei percorsi per restituire ai professionali la loro originaria identità e vocazione nella speranza, peraltro, che si possa uscire dall’attuale autoreferenzialità”.

I finanziamenti stanziati saranno tutti finalizzati, secondo precise disposizioni del Ministero, a promuovere azioni di diffusione di buone pratiche sul territorio nazionale. “L’auspicio adesso – continua Profetto – è quello di porre le giuste fondamenta, tramite l’elaborazione delle linee guida, per fare in modo che la norma possa portare al miglior risultato. Non dimentichiamo, infine, che per rilanciare i professionali non si può prescindere da una maggiore valorizzazione degli insegnanti di laboratorio anche attraverso percorsi di formazione specifica, da tempo dimenticati, in collaborazione con le aziende del territorio”.