Inaugurato l’incubatoio ittico di Lesa

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foto Sandon
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E’ stato inaugurato oggi alla presenza di diverse autorità e di molteplici cariche istituzionali l’incubatoio ittico di Lesa, in locali messi a disposizione in comodato d’uso gratuito dal Comune, ricavati nel porticato che si affaccia sul lungolago e si articola su una superficie complessiva di circa 80 mq. Gli obiettivi di questa attività consistono nel supportare le popolazioni di specie ittiche di interesse mediante riproduzione artificiale. Giorgio Brovelli, presidente della Cooperativa Pescatori del golfo di Solcio, ha affermato: <<Ci sono state delle difficoltà in passato sull’incubatoio. Grazie però al lavoro dell’Amministrazione Grignoli ora abbiamo più spazio, e finalmente questo diventerà un luogo ideale per poter stare anche a contatto con la natura>>. Il sindaco di Lesa, Roberto Grignoli, ha aggiunto: <<Devo ringraziare Brovelli per quanto ha fatto. Non potevamo non condividere questo progetto, perché ha una funzione specifica di ripopolamento ittico. Personalmente poi sono andato a Mergozzo per “visionare” e “studiare” il loro incubatoio ittico>>.

foto Sandon

Tra le tante autorità anche il vice ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Andrea Olivero: <<Per me è motivo di soddisfazione e di gioia essere qui. Grazie alle istituzioni e a tutte le associazioni che hanno promosso questa iniziativa. L’idea di continuità nell’attività della pesca è ottima. A mio avviso questa è la strada vincente: una logica ben precisa di un grande territorio. Bisogna continuare così>>. Massimiliano Caligara, presidente del circolo di Legambiente “Gli Amici del Lago”: <<Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa, prendendoci in carico (con il supporto dei pescatori e degli ittiologi) la gestione della parte di educazione e comunicazione ambientale collegata al progetto dell’incubatoio ittico, poiché riteniamo che sia importante rivolgersi alle generazioni future, che si troveranno ad ereditare il difficile compito di custodire il pianeta, con la speranza che siano in grado di gestirlo sempre meglio, rispetto alla nostra generazione. Abbiamo un grande sogno – prosegue – quello di riuscire a portare la pesca tradizionale del lago Maggiore tra i presidi Slow Food. Nei presidi Slow Food sono già presenti il lago di Garda, con il pesce in carpione, i famosi misoltini del lago di Como e la sardina essiccata del lago d’Iseo. Noi non abbiamo prodotti e lavorazioni d’eccellenza gastronomica specifiche come gli altri laghi, ma abbiamo delle cooperative di pescatori, che potremmo definire “eroiche” e che continuano la tradizione della piccola pesca artigianale>>. (Andrea Paleari)

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