X

Novara calcio per la salvezza serve ritrovare la vittoria con Perugia ed Entella

Sei punti contro Perugia ed Entella per la certezza di ottenere la salvezza. E’ un Novara calcio che a 180 minuti dalla conclusione della stagione ha ancora in mano il proprio destino avendo un punto di vantaggio sulla zona retrocessione. Il pareggio per 1 a 1 ottenuto nell’ultimo turno con il Pescara ha mostrato una squadra dai due volti: primo tempo ottimo e buon gioco, secondo tempo con i limiti mostrati più volte in stagione e soprattutto giocato con troppo timore. Ottenere due vittorie non sarà certo una passeggiata per una squadra che non ottiene il successo ormai da tante, troppe gare ma se la compagine azzurra sarà quella del primo tempo o quella vista a Bari nulla è precluso.

La situazione in generale non è certo delle più semplici complice anche la vittoria del Cesena nella serata di ieri con il Parma che ha allontanato la formazione cesenate di tre lunghezze (il Cesena è in svantaggio con il Novara negli scontri diretti). Da qui la necessità di provare a vincere le ultime partite pur contro un Perugia alla ricerca della certezza di un posto nei play off e con una Virtus Entella anch’essa in una situazione difficilissima per la salvezza e che nella giornata di oggi ha sollevato dall’incarico l’allenatore Alfredo Aglietti (al suo posto Gennaro Volpe, allenatore dell’unser 17) per provare a dare una scossa.

Novara che con il Pescara come ormai troppe volte capitato nelle ultime gare non è stato capace di mantenere il vantaggio acquisito. Questione di testa? «Non credo – ha detto l’allenatore Mimmo Di Carlo -, che sia una questione di testa o di fisico. La squadra è consapevole che se la giocherà sino alla fine, quello è il nostro destino, abbiamo ancora due partite e uno scontro diretto nell’ultima in casa contro l’Entella. Sicuramente arriveremo a giocarcela lì, però nel frattempo dobbiamo anche andare a Perugia consapevoli che – giocando come il primo tempo di oggi – avremmo qualche possibilità di fare punti anche nella prossima partita».

Marco Cito: