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Borgomanero Monsignor Franco Giulio Brambilla inaugurerà l’Emporio Borgosolidale.

Presentazione dell'Emporio Borgosolidale

Alle 18 di venerdì 11 maggio, monsignor Franco Giulio Brambilla inaugurerà l’Emporio Borgosolidale aperto in parte del piano terreno (ex sala d’aspetto e biglietteria) e del primo piano della stazione ferroviaria di Borgomanero, inutilizzata da quando le linee sono regolate in modo centralizzato da Torino.

L’Emporio nasce da un’iniziativa del Comune e della Parrocchia di Borgomanero ed ha lo scopo di concentrare in un punto solo le l’attività a favore delle famiglie bisognose finora svolte da Caritas, Auser e Croce Rossa Italiana.

Verrà migliorata l’efficienza dell’attività stessa e l’efficacia della consegna: non più borse contenenti prodotti standard (con cibi che talvolta vengono buttati), ma distribuzione di soli prodotti veramente necessari alla famiglia.

Nel 2017, la Caritas parrocchiale di Borgomanero ha aiutato 250 famiglie fornendo 4.430 borse spesa; Auser consegna un pacco a la mese a 50 famiglie; la Croce rossa sostiene una sessantina di famiglie. Anche Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e Banco alimentare forniscono beni di prima necessità; la rete “Nondisolopane” per cinque giorni la settimana distribuisce pane, offerto dai fornai locali, a oltre 200 persone.

Tutto questo ora verrà tutto insieme. Tanti enti hanno aderito al progetto, presentato a Palazzo Tornielli venerdì 4 maggio. Oltre a Comune e Parrocchia, sono impegnati Auser e Croce rossa (comitato di Borgomanero), Ciss, Rete Nondisolopane, associazione Compagni di volo, cooperativa sociale Elios e vi è il contributo dei Club Rotary Borgomanero – Arona, Lions club Borgomanero host, Lions Club Borgomanero Cusio, Soroptimist alto novarese e Kiwanis Club Borgomanero. Determinante l’intervento della Fondazione comunità del Novarese (il suo finanziamento è stato di 30 mila euro) e del contributo “8xmille” deciso dalla Diocesi. Ci sono poi stati e continuano ad esserci contributi volontari e senza la stessa opera di volontari non ci sarebbe nemmeno l’Emporio.

I costi di ristrutturazione dell’edificio già sede della stazione è stato di 60.000 mila euro. La gestione annuale si presume sia di 15.000 euro l’anno.

Sull’informatore di venerdì 11 maggio articolo completo.

 

 

Gianni Cometti: