In tutta la provincia di Novara, entro il 2020 si potrà viaggiare in Internet ad alta velocità grazie al progetto di superamento del digital divide in Italia che interessa anche la nostra zona. Ad essere interessati 88 Comuni che oggi sono esclusi da ADSL ad alte prestazioni e alcuni del tutto privi di questa ormai fondamentale infrastruttura che secondo qualcuno è oggi indispensabile quanto la rete dell’acqua potabile. La realizzazione della banda ultra larga nelle cosiddette aree a fallimento di mercato (ovvero in quelle zone dove gli operatori non avrebbero interesse da soli a portare internet veloce rispetto al costo da affrontare), prenderà avvio tra maggio e giugno e a realizzare gli interventi è Open Fiber, aggiudicatario della gara nazionale, che dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte di Infratel (società che gestisce il programma di sviluppo banda ultra larga) redige il progetto esecutivo delle varie fasi per poi dare avvio ai lavori di infrastrutturazione. Prima di questa fase vi sarà una serie di sopralluoghi volta all’individuazione di infrastrutture, pubbliche o private, riutilizzabili per la posa della fibra ottica. I progetti per i Comuni rientranti nella fase 1, la prima delle quattro totali, sono stati consegnati entro il 9 gennaio. «L’obiettivo è concludere il tutto entro il 2020 – fanno sapere dalla Regione Piemonte -. Mediamente, dal progetto esecutivo, per la realizzazione di un comune standard ci vogliono circa quattro o cinque mesi di lavori. Le squadre per la realizzazione degli interventi saranno mandate in contemporanea. L’unica vera variabile riaguarda il rilascio dei permessi da parte dei Comuni che in ogni caso nella grande parte hanno risposto positivamente con delibere “preventive” che spianano la strada ai lavori». Ma al termine dei lavori i cittadini avranno subito a disposizione la fibra? In realtà così dovrebbe essere perchè c’è l’interesse di tutte le parti: Open Fiber che ha in carico il 50 per cento dei costi per i lavori svolti in Piemonte e 20 anni di gestione, e gli stessi operatori che potranno offrire pacchetti a costi vantaggiosi. «Un utente potrà poi consultare un operatore di mercato che a sua volta si dovrà preoccupare di realizzare la connessione vera e propria alla casa e di fornire gli apparati necessari per accendere alla fibra» dicono ancora dalla Regione . La stessa Open Fiber si starebbe già muovendo per trovare accordi con i vari operatori con una velocità minina garantita che oscillerà tra i 100 e i 30 megabit (ne parliamonell’articolo in alto in questa pagina). In alcuni Comuni, c’era già stato un intervento di Tim per portare la banda ultra larga, il rischio in questi non sarebbe quello di sovrapporsi a Open Fiber? «Tim ha fatto un proprio piano – dicono infine – ma recentemente ha bloccato la sua espansione».
Ecco l’elenco completo dei Comuni fase per fase:
Cinque sono quelle interessati alla fase 1: Castelletto sopra Ticino, Dormelletto, Oleggio, Pettenasco, San Maurizio d’Opaglio. Ventitrè nella fase 2: Ameno, Armeno, Arona, Bellinzago Novarese, Borgomanero, Briga Novarese, Briona, Cerano, Colazza, Fara Novarese, Fontaneto d’Agogna, Gozzano, Granozzo con Monticello, Invorio, Marano Ticino, Massino Visconti, Meina, Miasino, Momo, Pella, Pogno, Trecate, Vicolungo. Ventotto nella fase 3: Agrate Conturbia, Barengo, Biandrate, Bolzano Novarese, Cameri, Casaleggio Novarese, Casalino, Cavaglietto, Cavaglio d’Agogna, Comignago, Garbagna Novarese, Gattico, Ghemme, Landiona, Mandello Vitta, Nebbiuno, Nibbiola, Novara, Prato Sesia, Recetto, San Pietro Mosezzo, Sizzano, Sozzago, Suno, Terdobbiate, Tornaco, Vaprio d’Agogna, Vespolate. Trentuno i Comuni inseriti nella fase 4: Boca, Bogogno, Borgo Ticino, Borgolavezzaro, Caltignaga, Carpignano Sesia, Casalbeltrame, Casalvolone, Castellazzo Novarese, Cavallirio, Cressa, Cureggio, Divignano, Galliate, Gargallo, Grignasco, Lesa, Maggiora, Mezzomerico, Oleggio Castello, Orta San Giulio, Paruzzaro, Pisano, Pombia, Romagnano Sesia, Romentino, San Nazzaro Sesia, Sillavengo, Soriso, Varallo Pombia, Veruno, Vinzaglio.