Presentata a Novara la mostra “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari”

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Monsignor Brambilla, il sindaco Canelli insieme ai due curatori della mostra
Monsignor Brambilla e il sindaco Canelli insieme ai due curatori della mostra
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E’ uno dei più importanti progetti espositivi realizzati negli ultimi anni dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte. Si intitola “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” l’importante mostra dedicata al maestro valsesiano, tra i massimi esponenti della pittura del XVI sec., il creatore  del capolavoro della parete gaudenziana in Santa Maria delle Grazie a Varallo Sesia, ma anche dei più bei complessi statuari al sacro Monte di Varallo, del ciclo decorativo a San Cristoforo a Vercelli e l’altrettanto preziosa pala in basilica a Novara e quella di Santa Caterina, ma anche degli affreschi dei cori angelici nella cupola del santuario di Santa Maria dei Miracoli a Saronno…

La mostra, intitolata “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” , coinvolgerà in contemporanea  Varallo, Novara e Vercelli con esposizioni dei capolavori del maestro provenienti dall’Italia e dall’estero, ma anche opere di artisti “di confronto”, tra cui Leonardo e il Perugino.

La presentazione dell’avvio del progetto che inizierà il 23 marzo e si protrarrà fino al 1° luglio (a Varallo Sesia sarà prorogata fino al 16 settembre) si oggi in sala consiliare a Novara, presenti il vescovo mons. Franco Giulio Brambilla, il sindaco Alessandro Canelli e i curatori Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, con una folta rappresentanza di associazioni culturali cittadine coinvolte.

Già introdotto in queste settimane dall’annuncio di un ciclo di conferenze preparatorie a Torino in sedi prestigiose (dalla Galleria Sabauda a palazzo Madama, alla Pinacoteca Albertina), l’evento avrà come sedi principali l’Arengo del Broletto di Novara, palazzo dei Musei di Varallo e il Sacro Monte di Varallo e L’Arca di Vercelli.

Mons. Brambilla ha un’ammirazione particolare per la pittura del maestro valsesiano:  «Ci sono due tipi di geni – ha sottolineato in conferenza stampa – chi nasce prima del tempo ed è un genio fuori tempo, come fu il beato Antonio Rosmini; e c’è il genio come Gaudenzio Ferrari che nasce in un tempo in cui ci sono altri geni. Ferrari, nel 1512 stava facendo i “cartoni” per la parete gaudenziana mentre Michelangelo stava affrescando la Cappella Sistina. La “sfida” era pensare ad un altro capolavoro. E Gaudenzio ci è riuscito. Ho scoperto la “parete gaudenziana” di Varallo venticinque anni fa ed è stata una folgorazione». Da parte del sindaco di Novara Alessandro Canelli, ringraziando organizzatori (associazione Abbonamento Musei) e sponsor (Compagnia di san Paolo e Fondazione Crt), la soddisfazione di poter proporre in città un altro grande evento culturale, dopo la mostra “Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi”: «Abbiamo preferito spostare la sede espositiva all’Arengo del Broletto – ha specificato – per questioni termoclimatiche, ma anche per la dimensione delle opere.

«Oltre alle sedi espositive – hanno ricordato i curatori – saranno proposti itinerari a tema, anche sul territorio: a Varallo, fulcro della manifestazione, si potrà visitare la chiesa di Santa Maria delle Grazie con la celebre “parete” che si potrà ammirare da vicino grazie ad un’apposita impalcatura, la Collegiata con lo splendido polittico, la cappella della Madonna di Loreto e naturalmente il Sacro Monte, dove Ferrari lavorò fin dai primi anni del Cinquecento.

A Novara ci saranno visite nella basilica di san Gaudenzio, per ammirare il polittico e in Cattedrale. A Vercelli, oltre alle opere esposte a L’Arca, sarà aperto il complesso monumentale di San Cristoforo per le visite alla “Madonna degli Aranci”, alle tele degli evangelisti e al ciclo di affreschi che la decorano».

A concedere le opere saranno istituzioni territoriali, non solo la Diocesi di Novara, ma anche la Galleria Sabauda, il Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama, l’Accademia di Brera di Milano e l’Accademia Albertina di Torino. Tra i prestiti eccellenti provenienti dall’estero quelli del Louvre, del Ringling Museum of Art di Sarasota in Florida, lo Stadel Museum di Francoforte e lo Szépmuvészeti Mùzeum di Budapest, oltre che i principi Borromeo che conservano una storica collezione.

Informazioni e prenotazioni: www.gaudenzioferrari.it