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Al Coccia di Novara pieno successo per il Don Giovanni di Giorgio Ferrara

Momenti del Don Giovanni di Ferrara con le scene di Ferretti - Foto Finotti

Una delle opere più riuscite andate in scena al teatro Coccia di Novara. E’ stato il week end del “Don Giovanni” mozartiano a Novara, lo scorso venerdì 15 e domenica 16, atteso e meritatamente applauditissimo. Ha pienamente convinto non solo la prima novarese di venerdì, ma anche la replica di domenica pomeriggio.

La regia di Giorgio Ferrara, che molto ha puntato sulle sfumature psicologiche dei personaggi amplificando il ruolo demoniaco di Don Giovanni ha valorizzato la perfezione interpretativa del cast, dai protagonisti al coro San Gregorio Magno: non a caso il lavoro – coproduzione Fondazione Teatro Coccia di Novara e Ravenna Festival con Cartagena Festival Internacional de Musica – aveva già aperto in anteprima con meritato successo il 60° Festival dei Due Mondi di Spoleto lo scorso giugno.

Imponenti le scenografie del premio Oscar Dante Ferretti e di Francesca Lo Schiavo, valorizzate da uno studiato gioco di luci pensato dallo stesso Ferrara con Fiammetta Baldiserri.

Matteo Beltrami, direttore musicale del Coccia di Novara, ha diretto in modo impeccabile l’Orchestra Cherubini.

Una “chicca”: l’accompagnamento del cembalo d’epoca, suonato da Daniela Pellegrino.

Luca Dall’Amico, nella replica di domenica pomeriggio, ha sostituito Dimitris Tiliakos, “titolare” del ruolo del protagonista Don Giovanni, che aveva fatto faville alla prima di venerdì ma ha dovuto dare forfait domenica per motivi di salute. Buona la prova vocale ed interpretativa di Dall’Amico, anche se il meglio lo hanno dato Arianna Venditelli nel ruolo della contadina Zerlina e Daniel Giulianini nel ruolo del suo amante. Bravi anche Lucia Cesaroni (Donna Anna, concupita da Don Giovanni ma fedele promessa sposa di Don Ottavio) e lo stesso Don Ottavio, al secolo Brian Michael Moore.

Valeria Balossini: