Convenzione Circolo dei Lettori di Novara con Università

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Convenzione Circolo dei Lettori di Novara con Università
Il momento della firma della convenzione al Circolo dei lettori
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Accordo di collaborazione ratificato dalla firma questo giovedì al Circolo dei Lettori del Broletto, tra l’Università del Piemonte Orientale e lo stesso Circolo.

«Un nuovo traguardo per il Circolo che è sempre più aperto ai giovani e che sta creando nuove sinergie con le istituzioni culturali della città», ha sottolineato Paola Turchelli, referente del Circolo dei Lettori di Novara.

Al suo fianco, all’atto della firma, anche il prof. Cesare Emanuel, rettore dell’Università del Piemonte Orientale e il prof. Luca Beatrice, presidente della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino.

«L’Università», ha sottolineato il rettore Cesare Emanuel, «s’impegna a fornire sostegno all’organizzazione degli eventi attraverso strutture e risorse appropriate. Nostri docenti e personale esperto saranno coinvolti negli eventi, che potremo ospitare nelle aule dei vari complessi esistenti in città. Negli ultimi tempi abbiamo già sperimentato il tandem e ci sembra che i risultati siano più che soddisfacenti».

«Siamo molto felici di questo accordo», ha aggiunto Luca Beatrice, presidente del Circolo dei lettori. «A Torino, dove il Circolo è attivo dal 2006, la collaborazione con gli atenei è molto fruttuosa e, quando abbiamo aperto la sede novarese, abbiamo pensato che il nostro naturale interlocutore dovesse essere l’Università del Piemonte Orientale; così abbiamo lavorato per giungere all’accordo che stipuliamo oggi».

«Abbiamo fatto la prova generale la scorsa primavera con il ciclo di incontri di letterature anglofone tenute dai professori del Dipartimento di Studi umanistici», ha concluso Paola Turchelli, referente novarese del Circolo dei lettori, «e abbiamo rilevato un forte interesse da parte dei nostri iscritti e soprattutto degli studenti delle scuole superiori, che hanno utilizzato le nozioni apprese per la preparazione agli esami di maturità. Stiamo programmando un analogo ciclo sulle letterature francese e spagnola e amplieremo il ventaglio disciplinare, accostandoci anche agli argomenti economici e alle scienze “dure”. Approfitteremo il più possibile di questo felice accordo».