“Educazione sub_urbana”, una tre giorni sul protagonismo giovanile nelle città in trasformazione

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Una tre giorni dedicata al protagonismo giovanile nelle città in trasformazione. Un percorso di riflessione su quali siano oggi i luoghi delle nostre città in grado di praticare trasformazioni sociali inclusive e sostenibili, stimolando l’attivazione dei giovani e innescando politiche partecipative di coinvolgimento della cittadinanza.

Questo sarà “Educazione sub_urbana”, festival promosso dal 23 al 25 novembre da Sermais Società Civile Responsabile, in occasione, tra l’altro, dei suoi primi 10 anni di attività. Tutti gli eventi in programma si svolgeranno all’ex Caserma Passalacqua di viale Ferrucci 4 a Novara. Si inizia il 23 novembre, alle 18,30, con “Dalla militanza all’attivismo. La sfida dell’attivazione giovanile nelle città” (con interventi di Stefano Laffi di Codici Ricerca e Intervento e di Davide Mattiello, presidente Fondazione Benvenuti in Italia). Sabato 24, invece, dalle 9 alle 13, “Se non è politica che educazione è?” (con Ryan Jessie Coretta di Libera, Davide Tamagnini di Sermais e Sergio Tramma, docente universitario). Dalle 15 alle 18 altro spunto di riflessione con il dibattito “Le città che trasformiamo. La rigenerazione urbana come sfida educativa” (con Mattia Anzaldi di Sermai, Paolo Cottino, di KCity Rigenerazione Urbana, il sindaco Alessandro Canelli, Massimiliano Ferrè di We Do Fablab, Davide Ricordi, educatore professionale del Comune di Novara e Federica Verona di Super Il festival delle periferie a Milano). E ancora dalle 18,30 alle 19,30, “La rivoluzione del pianerottolo. Il social housing e l’educazione alla convivenza” (Chiara Gambarana di HousingLab e Isabella Spezzano di Acmos). Infine, dalle 21 alle 23, anche un momento ludico, “Live jaxx w/The digital primitives”. Si chiude il 25 novembre, dalle 10,30 alle 12,30, con “Dalle carceri agli spazi sociali. Tra percorsi innovativi di rieducazione” (interventi di Giuseppe Passalacqua, di Sermais, Salvatore Inguì di Libera, Marco Maccarrone di Amos e Marco Girardello della cooperativa Divieto di Sosta).