Svelati i restauri della Basilica di San Vittore a Verbania

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Cecilia Castiglioni e Massimiliano Caldera svelano nella loro interezza i restauri in Basilica a Intra
Cecilia Castiglioni e Massimiliano Caldera svelano nella loro interezza i restauri in Basilica a Intra
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La Basilica di San Vittore a Intra torna a risplendere in un trionfo di colori. Questa è la sensazione colta ieri sera, venerdì 4 maggio, dal pubblico in Basilica a Verbania in occasione della presentazione dei lavori di restauro interni dell’abside e del presbiterio.

Un flash sul pubblico presente in Basilica a Intra
Un flash sul pubblico presente in Basilica a Intra

L’incontro ha aperto ufficialmente le celebrazioni per la Festa patronale di San Vittore, che culmineranno la sera di martedì 8 maggio, con la solenne Celebrazione eucaristica, la processione e la benedizione del lago presiedute dal Vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla.

Mentre l’attività della “fabbrica” della Basilica procede nei transetti e nella navata centrale, la bellezza che ora si può ammirare nei restauri della cupola, dell’abside e del presbiterio già dà un senso di unicità al ciclo degli affreschi presenti.

Cesare Vicari introduce la serata in Basilica a Intra
Cesare Vicari introduce la serata in Basilica a Intra

Ad illustrare nei dettagli i risultati dei restauri sono intervenuti il parroco don Costantino Manea e i funzionari della Soprintendenza Cecilia Castiglioni e Massimiliano Caldera. A don Costantino è spettato il compito di suggerire alcuni spunti di lettura iconografici e religiosi, in particolare legati al ciclo della passione di San Vittore nelle formelle dell’altare maggiore; nella grande tela posta dietro l’altare maggiore con San Vittore che intercede presso la Trinità a favore di Intra (la città è ben visibile nel quadro); nell’affresco del trionfo di San Vittore sulla volta del presbiterio; e nella simbologia dei quattro grandi angeli della volta.

Don Costantino Manea illustra il significato iconografico delle formelle dell'altare maggiore
Don Costantino Manea illustra il significato iconografico delle formelle dell’altare maggiore

L’architetto Castiglioni e il dottor Caldera, a loro volta, hanno proposto una lettura artistica e culturale dei restauri già conclusi, con particolare attenzione alla tela dell’altare maggiore – di cui ancora non si conosce l’autore – e al crocifisso ora posto sopra l’altare maggiore, in attesa di essere ricollocato nella Cappella nel transetto. Si tratta di un crocifisso che presumibilmente risale tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento – come suggerito da Massimiliano Caldera – e posto nel transetto della Basilica nel 1789, come testimoniano i documenti d’archivio e un sonetto composto in quell’occasione, a mo’ di risposta alle idee rivoluzionarie che giungevano dalla Francia.

L'intervento di Cecilia Castiglioni e Massimiliano Caldera
L’intervento di Cecilia Castiglioni e Massimiliano Caldera
Il trionfo di San Vittore affrescato sulla volta del presbiterio
Il trionfo di San Vittore affrescato sulla volta del presbiterio
Il presbiterio della Basilica illuminato
Il presbiterio della Basilica illuminato