Novara calcio, Di Carlo: «Voglio aggressività e dinamismo»

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Novara calcio, la presentazione di mister Domenico Di Carlo
Il direttore sportivo Domenico Teti e l'allenatore Domenico Di Carlo
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«Dinamicità, corsa e aggressività, in serie B ci vuole il giusto atteggiamento e furore agonistico». Sono parole che ha ripetuto più volte durante la presentazione il nuovo allenatore del Novara calcio Domenico Di Carlo.

Di Carlo poteva già essere il tecnico azzurro da questa estate ma ha scelto diversamente: «Sinceramente durante l’estate ho fatto la scelta personale di aspettare un’occasione dalla serie A. Quando invece ora ho ricevuto la chiamata dal direttore sportivo Teti non ci ho pensato due volte, per me è un progetto importante».

Il pensiero va a chi l’ha preceduto, Corini: «Quando c’è un cambio so cosa significa, non posso pertanto che fargli un sincero in bocca al lupo».

«Voglio ringraziare la proprietà che mi ha voluto e io stesso ho voluto fortemente essere qui. Ci vorrà il giusto furore per centrare l’obiettivo prefissato, la salvezza e il raggiungimento dei 50 punti. Sono in una piazza dove in passato si è fatto qualcosa di straordinario e io voglio fare qualcosa di straordinario. Oggi però c’è solo da pensare ad una partita alla volta, pertanto il nostro pensiero è già rivolto al Cittadella».

«Dobbiamo rimanere tutti uniti per riportare la fiducia in campo e fuori dal campo. Come si gioca quando ci si deve salvare? Bisogna “sporcare” di più la maglia, la determinazione è fondamentale, le vittorie passano dalle prestazioni».

La sua sarà una squadra operaia? «Le mie squadre voglio che giochino bene e devono cercare di essere padrone del campo, a volte però non è possibile e bisogna adattarsi agli uomini a disposizione. Questo comunque è un gruppo di qualità, bisogna ritrovare la fiducia».

Di Carlo conosce per averli allenati Sciaudone (allo Spezia), Mantovani (al Chievo) e Macheda (alla Sampdoria): «Tutti ripartono però da zero e dallo stesso piano. Per me è importante parlare da squadra non da singoli, si vince e si perde tutti insieme. L’aspetto mentale? E’ un altro fattore decisivo, ci vuole una squadra da “battaglia”, bisogna giocare un calcio più maschio e dinamico».

Ha già in mente il modulo da adottare? «Ho a disposizione una squadra molto duttile, ma tutto è basato sull’atteggiamento. I principi di gioco sono fondamentali più del modulo, voglio una squadra che corra per 95 minuti. Apporterà delle modifiche e qualche accorgimento ma quando si subentra, per esperienza, è importante non stravolgere. Ho grande fiducia, sono molto positivo per il prosieguo del campionato».

«Ci auguriamo di avere una risposta già con il Cittadella anche se il percorso va visto più a lungo termine – ha detto invece il ds Domenico Teti -. Abbiamo deciso di cambiare perché purtroppo c’è stato un ripetersi di risultati. Abbiamo pensato subito che l’allenatore giusto per il futuro era ed è Di Carlo, un allenatore con grande esperienza anche in serie A».