Al Coccia di Novara “La Vedova Allegra” conquista il pubblico

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Al Coccia di Novara la Vedova Allegra
Foto Finotti
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“La vedova allegra” di Lehár al Coccia di Novara è stata un grande successo: sold out in ogni ordine di posti, sabato sera e domenica pomeriggio per l’intramontabile capolavoro egregiamente diretto da Andrea Merli e Renato Bonajuto. Amalgama perfetto del nutrito cast, con Manuela Bisceglie nei panni della spigliata vedova Anna Glavari e la novarese Marta Calcaterra in quelli di Valencienne, la moglie del barone Zeta, (l’elegantissimo Armando Ariostini) e Mauro Bonfanti in quelli del conte Danilo; Nestore Losan più che convincente nel ruolo di Camillo de Rosillon.

Ma il vero fiore all’occhiello sullo sfolgorante gran finale è stato l’ingresso di Daniela Mazzuccato con il marito, il tenore René Cosotti. Pubblico entusiasta con applausi a scena aperta. L’operatta si sa continua a riempire le platee, più che mai 2La Vedova Allegra”. Dalla sua prima rappresentazione a Vienna nel 1905 ad oggi, questa regina delle operette condivide, con “Il pipistrello” di Strauss, la palma delle composizioni di questo genere da noi più amate, entrambe bagliori di un mondo che ben presto sarebbe stato travolto dalla “katastrophe” della prima guerra mondiale. Il genere per sopravvivere deve trovare una buona compagnia di canto, e in questa versione, lussureggiante anche nei costumi, il coro San Gregorio Magno di Trecate è stato impeccabile. Bene anche l’accompagnamento de “I talenti musicali” diretti da Giovanni di Stefano.

Non devono esserci nell’operetta dei “Convitati di pietra”, come lo era il grande Giuseppe Di Stefano con la grandissima Maria Callas, che per questo lo voleva sempre al suo fianco: non ce ne erano neanche al Coccia.

Qui sotto una galleria con le foto di scena, scattate da Finotti